Al püsé bon di russ l’ha sgiacà so pà in dal puss! Così recita un vecchio proverbio meneghino.
Ma sarà poi vero? Che cosa vuol dire temperamento focoso? E freddo? Perché parliamo di bel carattere o brutto carattere? E la personalità: sta dalla parte del temperamento o del carattere? Si è dominati dal proprio temperamento oppure lo si può dominare? Si può modellare il proprio carattere? E la personalità è qualcosa che si acquista con l’educazione oppure è un dato naturale?
Quante domande perentorie. Forse non ci sono risposte definitive, ma è possibile abbozzare un quadro filosofico generale nel quale collocare tante esperienze personali e scoprire lineamenti utili. Anche le simbologie cosmologiche possono aiutare a identificare gli aspetti di un temperamento, i suoi pregi e i suoi difetti.
Ma ciò che più conta è saper vedere il positivo che si affaccia in ogni modo dell’animo, per armonizzarlo nella totalità della persona. E come la Terra, l’Acqua, l’Aria e il Fuoco sono elementi che strutturano con la loro diversità e complementarietà il cosmo, così il Malinconico, il Flemmatico, il Sanguigno e il Collerico strutturano e sfaccettano la personalità. Ma occorre sempre lo Spirito che sa compensare i difetti e smussare gli accessi, in un’armonia superiore.